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Adler nella psicologia del XX° secolo
Il pensiero di Adler, come riferisce anche Ellenberger nella sua opera dedicata alla scoperta dell’inconscio, si è diffuso incredibilmente in moltissime idee e teorie psicologiche. Moltissimi autori ne hanno preso stimoli e intuizioni, molto spesso senza citare opportunamente la fonte. Esempi interessanti sono molti dei culturalisti americani (Kempf, Sullivan, Horney, Fromm, Clara Thompson) che hanno proposti teorie per gran parte sorprendentemente sovrapponibili a quella adleriana.
Molti concetti si rintracciano in quasi tutti gli autori del 1900, ma solo pochi lo citano come grande precursore (Binswanger, Frankl, Kohut, Beck, altri).
La frase iniziale, citata in apertura, tratta da Ellenberger che definisce la teoria adleriana “una miniera aperta al pubblico” è emblematica di una situazione sorprendente che ancor oggi continua.
Attualmente, come segnalato anche nel testo, sono numerosi gli studi che ribadiscono le geniali anticipatorietà di Alfred Adler. Autori contemporanei come Bandura, Seligman, studiosi di etologia animale e umana, ricercatori di neuroscienze, psicoanalisti come Weiss e Sampson sembrano dimostrare indirettamente con i loro studi, a quasi un secolo di distanza, la grande attualità di una teoria che mette la dimensione sociale, la creatività personale, la fiducia nell’uomo al centro della riflessione psicologica.
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