I primi ricordi 
 
 
Per ricostruire lo stile di vita di una persona gli analisti adleriani utilizzano ovviamente il colloquio clinico, le associazioni libere, i ricordi della vita, la conoscenza delle situazioni attuali. 
All’inizio di un’analisi o di un trattamento psicoterapeutico, dopo le prime fasi di conoscenza e di contratto, dopo aver indagato attentamente la costellazione familiare  e l’ordine di nascita, viene chiesto al paziente di sforzarsi di ricordare le primissime tracce mnemoniche della propria vita, i primi ricordi. 
Solitamente si riferiscono ai 2 anni di vita, a volte ai 3 o 4, e vengono raccontati come episodi/flash assai scolpiti nella memoria e riferiti a piccoli episodi della vita in famiglia. 
Nella clinica adleriana sono considerati estremamente importanti in quanto rappresentano i primi abbozzi del modo di percepire la realtà e se stessi, la prima mappatura ancora incerta, ma già riconoscibile del proprio stare nel mondo. 
La raccolta di questi ricordi permette di tracciare un filo di continuità, a volte impressionante per coerenza, con lo stile di vita attuale e quindi di rintracciare gli elementi che significativamente costituiscono le basi dell’originalità della persona e dei suoi vissuti.
 
 
Alfred Adler 1870-1937
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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