23° Congresso Nazionale SIPI    Milano  2012
 
S.I.P.I. — Società Italiana di Psicologia Individuale 
XXIII Congresso Nazionale: 
 
La rete delle funzioni compensatorie nella teoria e nella prassi Adleriane 
 
Milano: 20-21-22 Aprile 2012 
 
Il concetto di perfezionismo nella ricerca attuale e nella teoria adleriana della compensazione. Riflessioni teoriche e cliniche. 
Umberto Ponziani 
Psicologo, psicoterapeuta, Analista S.I.P.I., Didatta Propedeutico, Docente Scuola di Psicoterapia Adleriana di Reggio Emilia 
 
Abstract 
Il concetto di perfezionismo conosce in questi anni una forte rivalutazione e un'attenzione particolare. Numerosi studi e lo stesso DSM lo citano specificamente come tratto problematico del carattere, presente sempre, fra l’altro, nei disturbi alimentari, in particolare l'anoressia, nei disturbi ossessivo-compulsivi, nell’ansia sociale, nelle dismorfofobie e in altri disagi. Sono presenti diverse teorizzazioni che si differenziano per la natura mono o pluridimensionale del perfezionismo di cui esistono anche i test relativi, uno dei quali in corso di standardizzazione in Italia. Gli studi segnalati si soffermano sia su aspetti teorici sia su valutazioni cliniche nel senso di descrivere come il tratto perfezionistico incide sulla costruzione o evoluzione della sintomatologia. L'approccio di studio che maggiormente ricerca su questa problematica risulta essere di stretto riferimento definitorio e classificatorio. Quest’atteggiamento è in grado di portare una buona massa di dati e di evidenze, ma appare riduttivo rispetto alla possibilità di offrire una lettura interpretativa organica. Per questi stessi motivi, anche in ambito clinico quest’approccio mostra notevoli limitazioni in quanto può suggerire solo sollecitazioni a rivedere le auto-aspettative eccessive, ma al di fuori di un quadro interpretativo articolato.  
La teoria adleriana delle compensazioni, nell’accogliere gli stimoli delle ricerche, è in grado di spiegare e interpretare il perfezionismo in modo logico e organico dando conto delle costruzioni personali e ambientali correlate. Il bisogno creativo o indotto, comunque sofferto, di chiedersi performance particolarmente elevate è inquadrato come una delle varie scelte supercompensatorie di ricerca estremizzata della superiorità individuale. In questa cornice teorica e clinica la rielaborazione psicoterapeutica può diventare logica, comprensibile e necessaria, in modo coerente con la propria storia e le proprie difficoltà. Comprendere l'architettura del proprio stile di vita anche nelle sue parti non consce e capire motivi e scopi delle proprie scelte caratteriali, mettono la persona in grado di elaborare meglio la propria situazione e le nuove, più efficaci forme del proprio vivere. Il processo psicoterapeutico del perfezionismo propone le difficoltà specifiche di tutte quelle situazioni in cui sono implicati processi supercompensatori, in cui in gioco c'è la paura di perdere una superiorità fittizia problematica e di ritrovare un'umanità apparentemente mediocre. La relazione empatica e incoraggiante e l’efficace interpretazione degli intensi e ricorrenti processi di resistenza possono favorire esiti positivi duraturi e nuove libertà di vivere. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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